Uno dei migliori modi per
riprodurre una rosa (e non solo) è la talea. Ci sono varie teorie circa il
periodo migliore per mettere in pratica questa semplice tecnica: chi indica il
periodo tra novembre e dicembre, chi i mesi primaverili. Ma c’è un momento nell’anno
che, per esperienza, garantisce il successo quasi totale ed è quello che inizia
oggi, 23 agosto (giorno dedicato a Santa Rosa da Lima) e che durerà fino ai
primi di settembre.
Come effettuare la riproduzione per talea:
In base alla mia esperienza,
posso dire che questa tecnica riesce meglio se le talee sono prelevate da
piante non giovanissime, meglio se già lignificate. Quest’anno, però, voglio
provare a dividere Wollerton Old Hall, Leonardo da Vinci e Generous Gardener
che ho messo a dimora da due anni. Non sono ancora lignificate del tutto, ma sono
talmente vigorose da farmi ben sperare.
Ma cosa sono le talee? Non sono
altro che pezzi di ramo tagliati che, interrati e lasciati a dimora per un
lungo periodo di tempo, radicano dando origine a nuove piante identiche alla
madre.
Come tagliare le talee?
Per prima cosa è necessario
scegliere rami giovani che abbiano da poco fiorito e che quindi siano in piena
vegetazione, assicurando il nutrimento necessario per il radicamento. La
lunghezza migliore della porzione di rosa da tagliare è sui 15-20 cm.
Effettuare un taglio orizzontale sotto una gemma fogliare (il tessuto duro
impedirà che la base marcisca).
Il ramo tagliato, adesso deve essere porzionato: effettuare un taglio obliquo sopra un’altra gemma fogliare: la base
orizzontale andrà interrata, quella obliqua, alla quale lasceremo due foglie
che possano eseguire la fotosintesi, sarà invece posta verso l’alto.
In quest immagine (presa dal Web) si vedono la giusta angolazione e distanza dalla gemma fogliare
Piantare talee: il tempo dell’attesa
Una volta ottenuta la talea, è il
momento di interrarla in un vasetto contenete 50% di torba e 50% di sabbia.
Posizionare la porzione di rosa, come già detto con le foglie rimaste in alto e
la base orizzontale in basso. Lasciando circa 4 cm dal fondo del contenitore.
A questo punto, alcuni
suggeriscono di ricoprire il vasetto con un sacchetto da surgelati (tenuto
separato dalla pianta con un bastoncino) e di porlo in luogo illuminato, ma
non a contatto diretto con il sole fino
a che le foglie cadranno, per poi scoprire e lasciare aperto fino all'emissione delle prime gemme.
Io posiziono direttamente il
vasetto senza sacchetto in un luogo illuminato, assicurandomi di tenere umida
(ma non troppo) la terra. Ai primi freddi ripongo le piantine in una piccola
serra fino a primavera. Normalmente ottengo buoni risultati.
Quando le prime gemme spuntano,
la nuova pianta può essere trasferita in un vaso più grande o in piena terra:
avremo ottenuto una copia identica della rosa madre.
L’uso di ormoni radicanti può
favorire il successo anche in altri periodi dell’anno, ma io non li uso mai.
Un'altra tecnica (suggeritami dalla mia amica Gabriella, mamma di Valeria) prevede l'uso di una patata. La talea non viene interrata, ma inserita in una patata poi messa a terra. Non ho mai provato questo metodo diverso, ma lo farò!
Devo dire che la mia fiducia va
veramente al periodo tra il 23 agosto e il mese di settembre. Lo scorso anno, in
questo periodo, mio papà mi ha dato talee di una meravigliosa rosa rossa che ha
in campagna, l’ho piantata direttamente in terra e mi ha già dato una
meravigliosa fioritura.
La moltiplicazione per talea
consente di non perdere piante che si amano particolarmente o di regalarle ad
un’amica. Molti appassionati si scambiano talee via posta e i grandi vivai di
rose usano questa tecnica per riprodurre le piante che venderanno. Ci vuole un
po’ di pazienza e i risultati non sono sempre garantiti, però vale la pena
provare!