sabato 4 giugno 2016

Gertrude Jekyll: la regina del cottage garden

Scrivendo di cottage garden, non si può non dedicare un post (anzi, sicuramente più di uno) ad una donna, artista e giardiniera che ha fatto e continua a fare la storia del giardino naturale all'inglese e che sentiamo vicina perchè anche lei amava i suoi animali domestici e l'arte, in particolare l'illustrazione ad acquerello.

Gertrude Jekyll nata nel 1843 e morta nel 1932 è vissuta a cavallo di due secoli che hanno visto il nostro mondo trasformarsi.

Nata in epoca vittoriana da una famiglia appartenente alla borghesia, ebbe una formazione che ricalca, in parte, quella tradizionalmente impartita alle sue contemporanee: arte, pittura e ricamo. Studiò alla South Kensington School of Art dove apprese le tecniche della pittura ad olio e dell'acquerello, specializzandosi da subito in pittura botanica e paesaggistica, ispirandosi a William Turner, uno dei più grandi pittori del suo tempo. Ebbe la fortuna di conoscere e frequentare gli esteti del suo tempo: John Ruskin e William Morris, teorici dell'Art and Craft che intendeva far entrare l'arte nel quotidiano grigiore delle città industriali per risollevare l'animo della working class con la bellezza. Questa ricerca del bello armonico determinò la sua filosofia giardiniera, che poi è anche la nostra: ci deve essere sintonia tra la casa e il giardino che ne è la naturale prosecuzione. Ogni pianta deve essere studiata per conoscerne il portamento, le fasi di crescita, il cromatismo a volte cangiante e poi impiantata accanto ad altre che saranno state scelte nello stesso modo. Il risultato finale dovrà apparire perfetto nella sua naturalezza, proprio come se un pittore lo avesse dipinto.


Schema di impianto realizzato da Gertrude Jekyll

Le teorie della Jekyll si allineano alla rivoluzione paesaggistica avviata nel XVIII secolo da altri giardinieri che si ribellarono al formalismo del giardino all'italiana o alla francese che avevano dominato  il paesaggio inglese fin dall'epoca dei Tudor. Uno fra tutti Lancelot Capability Brown (1716-1783) che avviò la "liberazione dei giardini" dalla rigidità di aiuole e siepi, inserendo nel paesaggio sempre più spontaneo, elementi quali statue, grotte, rivi e laghetti perfettamente armonizzati con la natura che li ospita. Un altro giardiniere "rivoluzionario" fu William Robinson, contemporaneo di Gertrude che si allineò subito alla sua impostazione di un paesaggio libero e naturale.

Sia Robinson che la Jekyll cominciarono ad inserire nei loro giardini  anche molte varietà botaniche nuove portate in patria dai "cacciatori di piante", esploratori coraggiosi che si spinsero in terre fino ad allora sconosciute, allo scopo di ampliare la conoscenza del mondo florovivaistico ed arricchire così i giardini d'Inghilterra. Fedeli allo scopo di rendere l'insieme il più armonico possibile, queste nuove varietà erano inserite in modo da apparire spontanee. Anche la scelta di materiale locale per costruire muretti, scalette e viali rispondeva alla volontà di totale naturalezza dell'insieme.

Nel 1876 alla morte del padre, la madre di Gertrude fece costruire un cottage nel Surrey a Munsted Heath. Qui Gertrude cominciò a mettere in pratica le sue idee paesaggistiche, realizzando un giardino così interessante da essere addirittura meta di pellegrinaggio di importanti botanici contemporanei che  ne decretarono la scalata alla popolarità. L'amicizia con il giovane architetto Edwin Lutyens avviò una collaborazione importante che porterà alla realizzazione di 400 giardini tra Regno Unito, Europa e Stati Uniti. Frutto di questa amicizia fu anche la tenuta Munsted Wood nella quale Gertrude si trasferì nel 1897, a pochi passi dalla casa materna. Il bosco giardino tanto amato dalla Jekyll è un capolavoro paesaggistico che non solo armonizza il cottage con il giardino, ma anche il bosco circostante con quest'ultimo, essendone la naturale prosecuzione. Non ci sono siepi o staccionate a separare il boschetto dal prato, ma un lento degradare di piante e arbusti che si adattano man mano all'habit tipico del sottobosco. Tra le  piante più adatte al bosco-giardino le rose, ancora una volta, si spingono fin sotto agli alberi di nocciole e ci accompagnano senza farci accorgere di essere usciti dal prato. Rose canine, si intende o pimpinellifolie che si adattano all'ombra e ai suoli poveri. E poi l'elleboro che in natura si trova proprio nei boschi e che la Jekyll suggerisce di impiantare alla base degli alberi. I semi cadranno e si creeranno stupendi cespugli in fiore nei mesi invernali. Altra piantina adatta a vivere al margine del bosco è naturalmente la primula. A Munsted se ne possono ammirare a centinaia appartenenti alla varietà che ha preso il nome dalla tenuta.
 
                                                               



Elleboro

















Anche il mio Secret Garden in divenire degrada verso un piccolo boschetto di noccioli che limita la nostra proprietà dal bosco retrostante. Lo sto progettando con in mano il libro "Testamento di un giardiniere" edito da Franco Muzzio Editore, che raccoglie i tanti articoli pubblicati da Gertrude Jekyll su importanti riviste come Country Life, Journal of the Royal Horticultural Society e Gardening Illustrated. E' una piacevole lettura, ma soprattutto un buon manuale nel quale trovare consigli e suggerimenti su come progettare un perfetto cottage garden a partire anche dalle piante che già ci sono. E poi, leggere che anche l'errore di valutazione è accettato come parte del percorso di progettazione del proprio giardino è sicuramente incoraggiante per me che di errori ne compio ancora molti purtroppo.


Per finire, mi piace ricordare una Gertrude Jekyll forse meno nota, ma ugualmente interessante. Essendo un'ottima autrice di acquerelli illustrò un libro per bambini intitolato "Children and Gardens" e dipinse spesso caricature del suo amato gatto Thomas "Puss-in Boots", avvicinandosi molto allo stile di Beatrix Potter altra artista-giardiniera che tanto amiamo. Infine, cosa ancora più interessante, Gertrude Jekyll fu molto attiva nel movimento delle Suffragette, partecipando alle manifestazioni e ricamando stendardi e slogan per la sezione locale di Godalmining (Surrey) nel cui museo si possono ammirare molti suoi manoscritti, disegni e oggetti personali.















Colpita da una malattia degenerativa agli occhi, questa grande donna creatrice di bellezza morì nel 1932 lasciandoci in eredità  consigli e meravigliosi giardini. A lei David Austin ha dedicato due rose stupende, quella che porta il suo nome e quella dedicata al bosco giardino Munsted Wood che è già a dimora in una delle aiuole della prima terrazza di casa mia e che mi sta per regalare una stupenda fioritura vellutata.


Gertrude Jekyll, David Austin

 
                                                                                      Munsted Wood- David Austin



Sabrina


Le foto sono tratte da:
Public Catalogue Foundation/NPG/Wikipedia
www. gertrudejekyll.co.uk
www.archives.ced.berkeley.edu
gardenartineuropeaculture.blogspot.com

Bibliografia
Testamento di un Giardiniere, Gertrude jekyll, Franco Muzzio Editore
www.gertrudejekyll.co.uk










4 commenti:

  1. Bravissima Sabrina! Ancora non ero riuscita a leggere questo bellissimo articolo

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. C'è sempre da imparare.. ti ringrazio per l'articolo, mi vergogno un pò a dirlo, ma questo è un mondo a me sconosciuto, per quanto possa essere interessante e magnifico! Cercherò di approfondire, magari seguendoti, ancora mille grazie :*

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  4. Ma che post davvero interessante! Complimenti per il blog,adesso che l'ho conosciuto, grazie al gruppo di Gabri, passerò più spesso. A presto!

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