lunedì 3 luglio 2017

L'ora del tè al cottage delle rose

E' l'ora del tè qui al cottage delle rose. Oggi abbiamo un'ospite speciale: Clelia Canè, giovane artista e scrittrice che condivide alcune delle nostre più gandi passioni: l'amore per la natura, per l'acquerello botanico, per l'Inghilterra e naturalmente per il tè. 
E' un onore per noi ospitare quella che possiamo a tutti gli effetti definire la Beatrix Potter contemporanea, creatrice di un mondo incantato che si ispira proprio alle opere della famosa illustratrice britannica. Ringraziamo di cuore Clelia per avere accettato l'invito con la gentilezza che le è propria. Versiamo il tè nelle belle tazze di porcellana inglese che abbiamo preparato, dunque, e godiamoci questa bella chiacchierata.


 La "Valledellerose" dove ambienti le tue storie esiste davvero o è un luogo ideale, frutto della tua fantasia come Quieta Radura e i suoi piccoli abitanti?
La Valledellerose è un luogo che definirei “ibrido”, una terra di mezzo, un posto magico e reale al tempo stesso, a metà strada tra il confine fiabesco e quello geografico. Si tratta della valle in cui vivo, dove è situata la casa di famiglia costruita dal mio bisnonno subito dopo il secondo conflitto mondiale. Il nome “Valledellerose” deriva proprio da un mix di elementi: prima di tutto rievoca la piccola vallata in cui abito, tanto verdeggiante quanto suggestiva, poi celebra un fatto storicamente accaduto. Un tempo, infatti, la casa di famiglia era circondata da un meraviglioso roseto con rose di ogni tipo. Mio nonno ha proseguito l'opera piantando lungo il giardino un cespuglio di rosa selvatica che ci regala fioriture uniche ogni anno. Ma al di là di un passato solido strettamente familiare, la “Valledellerose” nasce anche e sopratutto per l'amore che mi lega alla rosa in sé, questo fiore tanto regale quanto semplice allo stesso tempo. In particolare prediligo le rose inglesi e quelle antiche. Quando ho progettato la ristrutturazione del mio studio artistico ho scelto un arredo dai colori tenui e luminosi e una carta da parati decorata con tralci di rose delicatissime.
Per ricollegarmi alla domanda iniziale, aggiungo che la Valledellerose si trova anche nella mappa
del bosco di Quieta Radura e la descrivo come la valle più antica e magica. Questo perchè è proprio
qui che si trova il “Roseto bianco”, dove vivono le fate. Nella stessa valle poi ho inserito anche la
mia casa, ovvero il “Cottage Valledellerose”.

Che  rapporto hai con il giardino: te ne prendi cura come faceva la tua maestra Beatrix Potter?
Quando ho tempo lo faccio con piacere, mi appassiona, mi rilassa... amo il contatto diretto con la natura e con la terra. Mi piace prendermi cura dei miei fiori, vederli crescere e fiorire. Trovo che non esista nulla di più confortante di una buona tazza di tè sorseggiato in giardino. Penso davvero che non ci sia niente di più sacro del contatto con madre natura, poiché la natura avvicina a Dio, a qualcosa di più alto e celeste, capace di donare pace e serenità.



Quale aspetto di Beatrix Potter ti assomiglia di più è quale sua caratteristica ammiri 
maggiormente?
Come dico sempre, Beatrix per me è la maestra per eccellenza. La mia formazione è avvenuta sotto la sua “guida”, osservando e studiando l'intera sua opera, nonché la sua straordinaria vita. 
Sono diverse le cose che condividiamo e che abbiamo in comune: l'amore per la natura e per i bambini, l'amore per l'arte e per l'acquerello in generale. Ma in lei rivedo la mia stessa testardaggine nel perseguire un sogno che agli altri sembrava impossibile. Come lei non ho mai amato la scuola, non perchè non ami lo studio, al contrario, lo amo tanto da non smettere di studiare e imparare ogni singolo giorno. Ma quello che non ho mai appoggiato è la grande macchina del sistema scolastico che troppo spesso tende ad ingabbiare in un vortice di stereotipi e omologazione. Dovrebbe esserci più libertà creativa, più attenzione allo sviluppo delle doti innate, dei talenti che ogni giovane possiede. Concludo dicendo che di Beatrix ammiro sicuramente la straordinaria capacità di precorrere i tempi, una dote che l'ha resa una donna moderna e all'avanguardia. 
Quale dei tuoi personaggi ti è più caro?
Per questa domanda ho una sola risposta: il signor Tappalatoppa. Come per Walt Disney con
Topolino, anche io ho un piccolo musino dal baffetto impertinente che ha segnato l'inizio di un
sogno. Perché, come diceva il mio adorato “papà Walt”, “non bisogna dimenticarsi che tutto è nato
da un topo...” 

L'ora del te' con i suoi riti fatti di piccoli gesti antichi, eleganti ed "educati", a parer nostro, dovrebbe essere riscoperta anche in Italia e diventare una tradizione: quanto è importante per te? Quale varietà di tè preferisci? Qual è il tuo dolce preferito?
Mi trovi pienamente d'accordo! Il tea time è un momento davvero unico e versatile. Lo definisco
versatile per il semplice motivo che ben si adatta sia al singolo che alla collettività. Si tratta di un 
momento spirituale di incontro con sé stessi ma anche con il prossimo e per tale ragione può essere vissuto in solitudine o in compagnia. Per me l'ora del tè è irrinunciabile, un vero rito, come per gli inglesi. Ho una collezione infinita di tazze e mug di ogni genere e mi piace variare nella scelta quotidiana, così come amo cambiare tipi di tè da sorseggiare. Amo moltissimo il tè nero alla rosa, il mio preferito in assoluto, seguito da quello ai frutti di bosco e dal tè alla vaniglia. Come accompagnamento scelgo quasi sempre gli shortbread, biscotti al burro scozzesi davvero deliziosi! Di dolci preferiti ne ho tanti, non solo uno, perchè sono golosissima! Amo la Victoria Sponge, le torte ai frutti di bosco in genere (ho un debole per i frutti di bosco), la crostata alle fragole, il tiramisù (in questo sono italianissima, un po' come per la passione sfrenata che ho per la pizza) e tutto ciò che contiene cioccolato. Da bambina il mio dolce preferito era la classica “torta della nonna” al limone, con una crema chantilly morbida e delicata come una nuvola. Ancora oggi la scelgo spesso come torta di compleanno: agosto è un mese torrido e non c'è nulla di meglio di una fresca torta al limone.

Clelia ha dedicato all'ora del tè  un delizioso libricino intitolato "Un tè nel bosco di Quieta Radura" dove troverete sfiziose ricette per organizzare un tea time da sogno!

Terminiamo questa bella chiacchierata parlando di sogni, ne abbiamo tati nel cassetto anche noi. È difficile oggi, in Italia vivere dei propri sogni? Ne hai uno ancora da realizzare (se si può dire)
Per esperienza posso affermare con certezza che vivere dei propri sogni non è semplice, ma neppure
impossibile. Certo, per perseguirli è necessaria una buona dose di coraggio, passione e caparbietà,
unite ad una volontà indomita, capace di fare miracoli. Di sogni da realizzare ne ho ancora
tantissimi, ma preferisco aspettare il tempo giusto per coronarli, così che possano crescere con me.
Se c'è una cosa che ho imparato è il dono dell'attesa, di saper aspettare, perchè ogni cosa ha un
tempo di maturazione, come in natura. Alterare questi equilibri è controproducente, bisogna invece
rispettarli e lasciar fluire tutto, senza però smettere di lottare per ciò in cui si crede.

Coraggio, passione e caparbietà sono doni che certo non mancano a Clelia Canè e, prima di salutarla, la ringraziamo anche per le immagini che arrichiscono questo post e le auguriamo di cuore che tutti i suoi sogni si possano realizzare!

Per conoscere meglio il mondo di Clelia Canè:
www.cleliacane.com
 Facebook: Il mondo incantato di Quieta Radura, Antiche favole dal bosco di Quieta Radura, Clelia Canè Crew-Customer Service, L'ora del tè con Clelia

Inoltre: http://garlandsofhearts.blogspot.it/2017/06/nella-valle-dei-sogni.html



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